Storia

Promesse e memoria corta

A cura di Lorenzo Grassi
© lorenzograssi.it

Esattamente quattro mesi fa, alla vigilia del 74mo anniversario del bombardamento del quartiere romano di San Lorenzo da parte degli Alleati, avevo denunciato (qui potete leggere il post) il vergognoso stato di degrado in cui versa il monumento nel parco sulla via Tiburtina dedicato alle migliaia di vittime del 19 luglio 1943. Le lunghe lastre di vetro sono in più parti spaccate e vandalizzate, mentre gran parte dei nomi sono ormai illeggibili. La segnalazione era stata rilanciata da un articolo di Laura Larcan nella Cronaca di Roma del Messaggero.

Nel corso della cerimonia ufficiale del 19 luglio 2017 la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva solennemente dichiarato: “Condanniamo il vile gesto che qualche giorno fa ha danneggiato la stele che ricorda i morti e che ora ricostruiremo subito, riparando il danno“. Peccato che il monumento non fosse stato danneggiato da un “vile gesto” avvenuto nei giorni precedenti, ma dal lungo e colpevole abbandono da parte del Campidoglio. Comunque avevo accolto con speranza l’impegno della Sindaca ad un pronto intervento di ripristino. Da quel giorno, però, sono passati invano quattro mesi. Sono tornato a verificare la situazione e dalle foto di confronto che potete vedere qui sotto si evince che nulla è stato fatto. Si potrebbe parlare di semplice “memoria corta”, ma questa falsa promessa è qualcosa di più grave: è un’onta per tutte le vittime di San Lorenzo e per l’intera città.