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Interviste a Maria Di Tullio e 'Robi' Pizzuto
 

Con il 29,1 per cento dei voti che hanno decretato il successo della sua multi-immagine con i piedi sul tavolo e l'indice ammonitore, la pugliese Maria Di Tullio ha vinto la prima edizione 2009 del concorso dei Coliandrizzati, un gioco pensato non per trovare un sosia di Giampaolo Morelli (come alcuni avevano erroneamente capito), ma per stimolare la creatività dei fans e spingerli ad interpretare lo 'spirito' dell'ispettore Coliandro. Tanto è vero che lo 'spirito' - secondo la maggioranza dei votanti - si è concretizzato in una ragazza. Così abbiamo voluto farvela conoscere da vicino con questa intervista. A Maria Di Tullio arriverà la foto di Coliandro autografata da Giampaolo Morelli (gentilmente offerta dalla troupe). Al secondo posto (con il 23,9 per cento dei voti e dopo essere stata a lungo prima) si è piazzata un'altra ragazza, Roberta 'Robi' Pizzuto, di cui potete leggere l'intervista dopo quella di Maria. Terzo posto per Antonio (15 per cento), seguito da Francesco D'Alessandrix (7,8) e Marco Antonio Zanon (4,6). Alla prossima!  

 
A cura di Lorenzo Grassi (curatore del sito www.coliandro.it)  

 
Cara Maria, sul filo di lana del Capodanno 2010 sei stata la prima vincitrice del concorso dei Coliandrizzati. Vogliamo presentarti a tutti gli altri fans della serie. Chi sei e cosa fai nella vita?

Ho 18 anni e sono una studentessa all'ultimo anno di liceo, futura universitaria. Le mie attività, oltre allo studio, sono molte e varie: suono chitarra e basso in due rock band, dipingo, fotografo e altre cose di questo genere. Sono innamorata dell'arte in genere, ne faccio la mia ragione di vita.  

 
Una bellissima scelta. E dove vivi?

Vivo in Puglia nella provincia di Bari, precisamente a Bisceglie, e insieme ai miei amici facciamo il possibile per emergere musicalmente con le nostre band.  

 
Come hai scoperto la serie di Coliandro?

Coliandro è stato scoperto prima dal mio compagno, che mi ha suggerito di seguire la serie proprio perché era innovativa, originale... essendo lui appassionato e avendo buon gusto nel campo dei film, mi sono fidata e ho fatto benissimo! Sono diventata un'appassionata quando ho notato molti lati del carattere di Coliandro simili a quelli del mio fidanzato, soprattutto nel modo di rispondere 'a tono' alle provocazioni.  

 
Cosa ti piace di più del personaggio interpretato da Giampaolo Morelli?

Lo stile inconfondibile - giacca di pelle, Ray-Ban e Adidas - sono praticamente la fotocopia del mio modo di vestire, un po' aggressivo e sfacciato. È bastato poco per associare il personaggio di Coliandro al mio modo di vivere... beh a parte le sparatorie e le avventure con i narcotrafficanti sudamericani!  

 
Perché hai deciso di partecipare al concorso dei Coliandrizzati?

Quando ho visto le foto dei fans, nel gruppo di Facebook dell'Ispettore Coliandro, ho voluto mostrare questa mia somiglianza associando le espressioni tipiche del personaggio al suo modo di apparire. E a quanto pare con questa mia scelta ho fatto centro, visto che la foto è piaciuta così tanto.  

 
Come ti è venuta in mente quella composizione di immagini?

Avrei voluto indossare la maglietta della serie CSI invece di quella di Superman per rendere ancora più attendibile la foto e magari simulare una caduta all'indietro dalla poltrona. Avrebbe sicuramente suscitato anche più ilarità, tipica dei comportamenti di Coliandro. Sono comunque sorpresa di aver vinto questo concorso, visto che ho deciso di partecipare per gioco, e ringrazio ovviamente tutti i fans che mi hanno votata.  

 


 

Passiamo la parola alla piemontese Roberta 'Robi' Pizzuto, che ha deciso di dedicare "con tanto affetto" il suo secondo posto nella prima edizione del concorso dei Coliandrizzati al ricordo del nonno Domenico, appena scomparso. Lei si era messa in gioco con una immagine con il phon in mano, gli immancabili occhiali scuri e la nuvoletta "Minchia, mi sono fatta fregare la pistola" (ispirato all'omonima puntata della seconda serie).  

 
Cara Robi, complimenti e raccontaci un po' di te...

Ho 22 anni, vivo a Villarbasse in provincia di Torino e tre anni fa mi sono diplomata in Ragioneria e Perito Commerciale. Ho frequentato un anno di università a Giurisprudenza, poi mi sono accorta che non faceva per me. Così ho fatto il Servizio civile in biblioteca e, una volta terminato, ho frequentato un corso d'informatica con indirizzo programmazione. Ora sto per iscrivermi ad un altro corso.  

 
Sul tuo profilo di Facebook si scopre che ami molto scrivere. È una tua grande passione?

Sì e da molti anni. Ho curato diversi articoli per alcuni giornali provinciali. Attualmente scrivo racconti e li pubblico sul sito PoesieRacconti. Nel 2008 ho vinto la sezione adulti del concorso di scrittura "Nino Colombo".  

 
Che altro fai nella vita e cosa ti piace?

Leggo tanto e vedo molti film. La miglior penna l'attribuisco a Michael Connelly e Stephen King, la regia a Steven Spielberg. Ascolto di tutto, dalla musica italiana alla straniera, prediligendo quella soul e blues.  

 
Come hai scoperto l'ispettore Coliandro?

Ho iniziato a seguirlo solo dalla seconda serie perché mia mamma aveva visto la prima e mi aveva confessato che era fortissimo, che non era il 'solito poliziotto' alla Bruce Willis. Coliandro era un ispettore buffo senza volerlo, che faceva ridere e che ne combinava di tutti i colori. Nel mentre mi sono informata e ho saputo che il personaggio era nato da Lucarelli, quindi sono andata in biblioteca a leggere "Il giorno del lupo" e "Falange armata". Quando è andata in onda la seconda serie mi sono appassionata e ho fatto appassionare anche mia sorella Claudia. È stata lei che mi ha aiutato nella realizzazione della foto per il concorso dei Coliandrizzati.  

 
Come vi è venuta l'idea del phon-pistola?

Inizialmente era con una variante: ovvero al posto del phon ci sarebbe dovuta essere solo la mia mano a mo' di pistola. Su consiglio di mia sorella, invece, ho optato per l'asciugacapelli. La battuta nel fumetto, ovviamente, è un pensiero di Coliandro. La ricordavo per via di un avvenimento accaduto durante la puntata "La pistola", e da lì mi era rimasta impressa: Coliandro pensa infatti che, con troppa facilità, si è fatto rubare la pistola ben due volte dalla protagonista femminile. In conclusione vorrei ringraziare tutti i fans che mi hanno votata, i Manetti Bros, Lucarelli per aver fatto nascere Coliandro e Morelli per averlo saputo interpretare così bene.  

 

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